L’ustione è una lesione della pelle e della zona sottostante, provocata dal contatto con fonti di calore, elettrocuzioni, o con sostanze chimiche. La gravità della lesione dipende dalla profondità, dalla sede (viso ed occhi sono zone più delicate), dall’estensione (quando è interessata più del 25% della superficie corporea l’ustione è molto grave) e dalla natura dell’agente ustionante.
Le ustioni si classificano in:
- ustioni di primo grado: eritema con arrossamento, dolore e lieve gonfiore;
- ustioni di secondo grado: bolle e/o vescicole piene di siero con arrossamento, dolore e lieve gonfiore;
- ustioni di terzo grado: necrosi della cute e formazione di croste di colore grigio nero.
- Se i vestiti hanno preso fuoco soffocare le fiamme, utilizzando indumenti, coperte, etc.
- Irrigare a lungo e abbondantemente con acqua le parti ustionate, soprattutto se le ustioni sono d’origine chimica, così da poter rimuovere meccanicamente l’agente caustico
- Applicare sulle ustioni garze sterili
- In caso di ustioni estese mettere il soggetto in posizione antishock
- Controllo ed eventuale supporto delle funzioni vitali con tecniche di base
- Chiamare il 112
- Non utilizzare estintori per spegnere le fiamme sull’infortunato
- Non strappare gli indumenti bruciati aderenti alla cute
- Non toccare con le mani l’ustione per non infettarla
- Non spalmare oli o pomate
- Non mettere del ghiaccio sulla zona ustionata
- Non tentare di bucare le vesciche o le bolle
- Non applicare cotone sulle ustioni
- Non coprire con garze anche se sterili le ustioni sul viso